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progetto di rigenerazione urbana

Destinazione

urbanistica

Località

via San Martino, Pisa, (PI), Italia

Anno

2023

Design Team

arch. Rino Pagni

arch. Alessandro Tolaini

arch. Gerardo Sandoval

dott. arch. ing. Tommaso Pannunzio

dott. arch. Laura Romano

La marcata tendenza ad adattare lo spazio pubblico e a favorire la trasformazione delle città per un uso quasi esclusivo ( o almeno su misura) delle automobili, che ha caratterizzato  fortemente la seconda metà del XX secolo, ha alterato inevitabilmente le concizioni, abitudini e valori riguardanti l'uso e l'abitabilità dello spazio pubblico, rendendolo meno umano, meno accessibile e meno democratico. 

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Il progetto, come tentativo di rivalorizzazione dello spazio urbano e sociale, nasce da una riflessione incentrata in uno spazio pubblico che ha come vocazione fondamentale il favorire la aggregazione e non la disgregazione, la confluenza e non la divergenza: un ambiente di costruzione della vita condivisa, di conformazione della comunità e dell'identità cittadina.

fase 1

La fase 1 dell'intervento prevede la reallizzazione di un parcheggio multipiano ricavato dalla conversione e rifunzionalizzazione dei volumi delle palestre esistenti. Il nuovo volume sarà caratterizzato da facciate dotate di schermatura realizzata con elementi lignei, inserendosi nel contesto che attualmente è privo di omogeneità architettonica e decoro. 

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Una nuova area di verde urbano collegata al Giardino Scotto tramite il fossato dell'antica fortezza e il ponte che lo attraversa diventerà una nuova zona del giardino con la piantumazione ed altre essenze vegetali e la costruzione di un camminamento in legno. Si genera infine una piccola zona umida delimitando l'area allagabile alla parte sottostante al ponte, conservando la memoria dell'antico  fossato.

fase 2 - piazza San Martino

La fase 2 riguarda Piazza San Martino, il cui progetto apre la possibilità di accogliere in più dell'80% della piazza nuove funzioni che contribuiscono all'uso aperto dello spazio pubblico e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico.

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Intorno alla chiesa si apre lo spazio e si articolano le funzioni e le volumetrie. Il progetto prevede l'uso di un lastricato di pietra e marmo, riprendendo la cromia e suggerendo la texture in negativo del rivestimento della facciata della chiesa.

Lungo il fianco sinistro, a sud-ovest, si agevolano le funzioni del porticato con la creazione di uno spiazzale che, seguendo il suo asse, termina con un giardino alberato e dotato di panchine in armo.

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A nord-est, gli alberi già presenti suggeriscono una curva che, seguendo l'andamento della via, definisce un confine virtuale tra la via e la chiesa dando luogo ad un altro giardino che agisce come filtro tra le funzioni commerciali, di spostamenti per la via, e, infine, quelle di preghiera e silenzio della chiesa. 

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fase 2 - piazza San Sepolcro

La fase 2 riguarda parallelamente anche Piazza San Sepolcro, in particolare, si prevede la conversione ad isola pedonale dell'intera superficie circostante della chiesa, compresa dal Lungarno a Via S. Martino. 

 

​Si prevede inoltre un'apertura sul lato nord con l'abbassamento del livello attuale della piazza fino a raggiungere il livello della chiesa, posto a circa un metro più basso.

Da questa opportunità spaziale, è stata ricavata una gradinata in marmo sulla quale sono posizionati dei blocchi dello stesso materiale su un basamento di corten per craere delle sedute. Si rende accessibile l'area tramite una rampa in corten che curva verso il campanile ed, infine, l'ingresso centrale della chiesa risulta amplificato ed abbracciato da un piccolo sagrato che si stende allo stesso livello dell'interno e sul quale trova posto un piccolo specchio d'acqua.

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fase 3

La piena accessibilità ai contenuti e al patrimonio di cui è custode via San Martino, oltre alla democratizzazione e valorizzazione dello spazio pubblico di cui fa parte,  rende imprescindibile un intervento che garantisca la conservazione e l'uso adeguato di ogni sua parte. A tal riguardo, la pedonalizzazione diventa la possibilità più coerente di innescare nuovi processi di partecipazione e nuovi modi di vivere la città, che si apre alla trasformazione senza dimenticare o tralasciare la storia.

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Il processo di rigenerazione urbana quindi, offre la possibilità di pedonalizzare interamente l'area, garantendo un miglioramento della qualità dell'aria e del clima acustico ed, infine, un miglior decoro urbano: lo spazio pubblico si riappopria del suo ruolo e si rimette al servizio degli abitanti di Pisa.

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