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concorso galleria d'arte moderna

ampliamento galleria del Palazzo dei Diamanti

destinazione

turistico-ricettiva

località

Ferrara, (FE), Italia

anno

2017

design team

arch. Rino Pagni

arch. Alessandro Tolaini​

 

in collaborazione

studio Galantini

L'ampliamento del Palazzo dei Diamanti nasce da un approccio misurato, attento alle preesistenze e alla memoria storica del luogo. Il progetto evita ogni forma di spettacolarizzazione, scegliendo invece di dialogare silenziosamente con l'edificio esistente e il giardino adiacente. 

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L'intervento si configura come una "scultura paesaggistica", modellata sulla terra più che costruita, capace di fondersi con il contesto senza generare discontinuità. Un'architettura discreta, radicata nella storia, che sembra emergere naturalmente dal paesaggio.

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Il confronto tra il fronte murato e il nuovo corpo è un aspetto decisivo del progetto, che  viene risolto con un gesto semplice: abbassa il piano del terreno per creare uno spazio parzialmente ipogeo. Giardino, gradinata (che integra la rampa per l'accessibilità) e la nuova copertura diventano superfici sovrapposte, veri e propri layer progettuali che ospitano funzioni all'aperto.

SOTTRAZIONE

grazie allo scavo il nuovo corpo architettonico "preserva la trasparenza dell'antica fabbrica e consente il collegamento visivo tra le due aree verdi del Palazzo conciliando e armonizzando la sua presenza con il muro forato che le separa senza impedirne il dialogo.

ADDIZIONE

il nuovo corpo con la sua conformazione ipogeica, introdotta da una grande rampa, mette in relazione il palazzo con il giardino rappresentando la proiezione della grande corte, e quindi del palazzo, sul giardino.

percorsi esterni

percorsi esterni per disabili

percorsi interni

COLLEGAMENTI

la storica estensione degli orti, un tempo oltre l'attuale giardino fino all'area del Liceo Ariosto, ha ispirato l'idea di rendere permeabile il muro perimetrale, favorendo relazioni di prossimità tra il Palazzo e la scuola. Gli spazi di collegamento verticale sono stati stragicamente posizionati per permettere una circolazione fluida, in particolare sul lato sud del nuovo corpo, rendendo possibile l'integrazione di percorsi legati ad attività comuni, e rafforzando la continuità interna del complesso

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masterplan

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piano terra

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prospetto frontale

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visuale interna

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